Tempo Ordinario - Sito Ufficiale Parrocchia San Nicola Torelli di Mercogliano

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TEMPO ORDINARIO

Il Tempo "Ordinario" comprende 34 o 33 settimane. Comincia il lunedì dopo la domenica che segue il 6 gennaio, e si protrae fino all'inizio della Quaresima; riprende poi il lunedì dopo la domenica di Pentecoste e termina il sabato che precede la prima domenica di Avvento. È il tempo più lungo dell'anno liturgico dedicato al "cammino" della Chiesa nella quotidianità della vita. Con la Chiesa e alla sua scuola, il cristiano si lascia condurre dalla parola di Dio per dare un significato profondo alle realtà ordinarie del lavoro, della famiglia, dell'impegno sociale. Sostenuto dallo Spirito Santo, conformerà la sua vita a quella di Cristo; con lui si consegnerà al Padre giorno per giorno fino all'approdo nel regno dei cieli dove Gesù ci ha preceduti e ci invita al banchetto delle sue nozze. Ma per realizzare tutto questo ci vuole perseveranza, santità di vita e il non aver mai perso di vista la meta definitiva. Lo Spirito sostiene, verifica e incoraggia. In questo quadro d'ordinaria amministrazione e sempre vigile attenzione per non smarrire la meta definitiva e vera, la Chiesa vive le tappe e le situazioni vissute da Gesù condotta per mano dai percorsi dei Vangeli sinottici di Marco (prima scoperta di Gesù, anno B), Matteo (il cammino del discepolato, anno A) e Luca (l'annuncio degli evangelizzatori, anno C). Al seguito di questi maestri e con piccoli interventi tratti dall'evangelista Giovanni, il bagaglio del Tempo Ordinario si fa ricco e variegato di sviluppi. C'è il percorso dei discepoli, ci sono i detti di Gesù, ma ancora ci sono una galleria di figure bibliche, di similitudini e parabole e di discorsi del Cristo entro cui la Chiesa e il cristiano si muovono e fanno sempre più approfondita conoscenza di Gesù fino a giungere alla gloria definitiva nel regno del Padre. Ci sono però anche tutta quella miriade di santi e di testimoni che hanno vissuto con radicalità la loro vita al seguito di Cristo e che la Chiesa ci propone come battistrada e guide sicure per arrivare più velocemente alla meta. Prima e fondamentale testimone è Maria, la Madre di Gesù, poi gli apostoli e quanti hanno dato la loro vita a Cristo e si sono fidati della sua parola fedele. In questo periodo contrassegnato da varie festività si pone il problema della salvaguardia, della domenica. La sua salvaguardia - raccomandata dal concilio Vaticano II (Sacrosanctum Concilium, 106) - non è la difesa di un'eredità passata ma di un valore permanente "La domenica è la festa primordiale che deve essere proposta e inculcata alla pietà dei fedeli. Non le venga anteposta alcun'altra solennità che non sia di grandissima importanza, perché la domenica è il fondamento e il nucleo di tutto l’anno liturgico". Infatti la prevalenza sulla domenica è riconosciuta alle solennità del Signore, della Madonna e dei Santi (come la Santissima Trinità, Corpo e Sangue del Signore, Assunzione di Maria, Santi Pietro e Paolo) e alle feste del Signore (come la Trasfigurazione). Se la domenica viene difesa dalle stesse feste devozionali, come quelle dei santi e della stessa Vergine, a maggior ragione va difesa da manifestazioni e iniziative di vario genere che rischiano di oscurarne la bellezza e la ricchezza. Il suo contenuto, del resto, coincide con il nucleo centrale della nostra fede - la morte e risurrezione di Cristo -, l'evento di salvezza da cui è scaturita la Chiesa come popolo di Dio e da cui ognuno di noi, tramite la fede e battesimo, è stato rigenerato in Cristo e nella Chiesa. È logico, anzi necessario, il nostro raduno domenicale attorno alla mensa della parola e del corpo e sangue di Cristo. È il giorno dell'assemblea eucaristica domenicale, il giorno che alimenta ogni giorno della settimana. Possiamo far nostra, con ragione, la risposta dei cristiani della Bitinia al proconsole romano: "Senza domenica non possiamo vivere. Per questo ci siamo riuniti in assemblea". I paramenti liturgici sono di colore verde simbolo di speranza, di ascolto e di testimonianza nella vita quotidiana.


Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
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