Lettori - Sito Ufficiale Parrocchia San Nicola Torelli di Mercogliano

Parrocchia San Nicola di BariTorelli di MercoglianoDiocesi di Avellino

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Nell’assemblea radunata nel nome di Cristo la proposta di Dio e la risposta di fede della comunità sono rese udibili per mezzo della parola. Come nel passato, anche oggi la parola giunge attraverso la mediazione di chi se ne fa servitore: la parola di Dio celebrata nell’assemblea liturgica è sempre una parola "incarnata" nella persona del lettore che la proclama e nell’assemblea che l’accoglie. Il lettore, istituito o di fatto, è il ministro della proclamazione della Parola deve "proclamare", cioè "dire a voce alta, a nome di un altro, a favore degli altri. La rinnovata liturgia suppone l’esistenza di un gruppo di Lettori, meglio ancora se si tratta di Lettori istituiti, cioè riconosciuti idonei e incaricati, con apposita investitura liturgica, a svolgere il delicato servizio della proclamazione della Parola di Dio. E’ un’esigenza ecclesiale veramente imprescindibile, se si vuole veramente fare liturgia. L’assemblea liturgica non può fare a meno di Lettori, anche se non istituiti per questo compito specifico. In questo senso, ogni comunità cristiana dovrebbe preoccuparsi di dare una risposta ben precisa a tale esigenza perché, senza Lettori, si impoverisce il senso ecclesiale della ministerialità liturgica e la celebrazione della Parola di Dio rischia di essere monopolizzata dal presbitero celebrante. Il ministero del Lettore, quindi, è un ministero tipicamente laicale, solo in mancanza di Lettori laici o anche di diaconi tale ministero può essere svolto anche dal presbitero celebrante. La creazione di un gruppo di Lettori rappresenta, quindi, un’importante meta pastorale per ogni comunità cristiana, perché consente di dilatare gli spazi della partecipazione e della ministerialità liturgica e di esprimere la comunione ecclesiale in tutta la sua pienezza, respingendo una concezione accentratrice e monopolistica del ministero. Questo principio deve essere applicato non solo per giustificare il ministero liturgico del Lettore, ma anche per impedire il monopolio di un singolo Lettore:. Se ci sono più Lettori e si devono proclamare più letture, è bene distribuirle fra di loro. Il monopolio, nella liturgia, è sempre un fatto da evitare, nella liturgia c’è spazio per tutti. Come vi siete accorti, siamo in presenza di una realtà ministeriale quanto mai significativa e attuale, decisamente importante per il futuro della Chiesa, perché l’ambito della sua azione pastorale si estende da quella liturgica a quella dell’annuncio e dell’approfondimento della parola di Dio. Il Lettore ha nella celebrazione eucaristica un suo ufficio proprio, che deve esercitare lui stesso, anche se sono presenti ministri di ordine superiore. Il ministero del Lettore, conferito con rito liturgico, deve quindi essere tenuto in onore. I Lettori istituiti, se presenti, compiano il loro ufficio almeno nelle domeniche e nelle feste, specialmente durante la celebrazione principale. Si potrà affidare loro anche il compito di dare un aiuto nel predisporre la Liturgia della Parola e, se necessario, di preparare gli altri fedeli che per incarico temporaneo debbano proclamare le Letture nella celebrazione della Messa. Resta da fare un’ultima considerazione relativa all’abito del Lettore: "Il sacerdote, il diacono e il Lettore istituito, allorché salgono all’ambone per proclamare la parola di Dio nella celebrazione della Messa con il popolo, devono indossare la veste sacra propria del loro ufficio".  E’ un aspetto della figura del Lettore su cui si preferisce sorvolare, ma l’importanza ecclesiale di un ministero dipende anche da certi particolari, un buon Lettore lo si riconosce anche dal modo in cui si presenta all’assemblea.

I lettori della nostra Parrocchia
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Cognome


Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
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