Il Comitato Festa ha lo scopo di prepare i festeggiamenti civili e religiosi del nostro Patrono San Nicola di Bari e del nostro Compatrono Sant'Antonio da Padova. Scrivere della nascita di questa centenaria festività in onore del Santi Patroni risulta molto difficile perché non c’è documentazione scritta, ma in compenso abbiamo avuto molte testimonianze verbali che ci hanno aiutato a ricostruire la genesi della festa. Noi qui riporteremo la fonte più autorevole, quella del compianto Mons. Giovanni Pellecchia, che riferiva dell’esistenza di un documento scritto andato perduto, purtroppo, sotto le macerie della chiesa durante il terremoto del 1980. Questo documento, datato 3 agosto 1895, fa riferimento ad una festa in onore di San Nicola di Bari, patrono della chiesa di Torelli, e di Sant’Antonio da Padova a cui molti torellesi erano devoti. Nello stesso si parla dell’unione di due comitati festa che, prima di tale data, festeggiavano i Santi nei giorni a loro dedicati: San Nicola il 6 dicembre e Sant’Antonio il 13 giugno. Nel documento, sempre come riferito da Mons. Giovanni Pellecchia, si chiarisce anche il motivo per cui la festa dei Santi Patroni cade il primo sabato di agosto: dietro questa scelta c'è una ragione pragmatica legata all'economia del luogo; a Torelli, in passato, l'unica fonte di reddito era la cava di pietre che dava da vivere alla maggior parte delle famiglie del paese. Il lavoro della cava non poteva essere interrotto e i torellesi, d'altra parte, non volevano rinunciare alla festa in onore dei Santi, allora si decise di far coincidere il giorno dei festeggiamenti con il primo giorno di ferie degli operai della cava, che era appunto il primo sabato di agosto. I festeggiamenti, agli albori, erano più che altro di tipo religioso come riferiscono molti anziani del paese; tutto si svolgeva in una sola giornata (il primo sabato di agosto). Gli operai della cava avevano la prerogativa di dare inizio alla festa facendo esplodere delle mine alle ore sei del mattino; forse proprio da quest’antica tradizione nasce la passione atavica dei torellesi per l’arte pirotecnica. quindi possiamo tranquillamente affermare che Torelli è visto come paese dei fuochi e i torellesi amano l’arte pirotecnica. La giornata proseguiva con la santa messa e la benedizione dei panini di Sant’Antonio offerti da qualche devoto, intorno alle sette, la sera c’era la messa solenne presieduta dall’abate di Montevergine, a cui faceva seguito la processione dei Santi patroni per le strade del paese accompagnata dal suono di una banda musicale che, fin dal mattino, allietava la giornata dei torellesi. Uno spettacolo di fuochi d’artificio chiudeva la giornata di festa. Negli anni a seguire i componenti del comitato, consapevoli della necessità di tramandare la tradizione, si adoperarono per coinvolgere i giovani di Torelli e nel 1974 l’ingresso dei giovani portò un’ondata di rinnovamento concentrando l’attenzione anche sui festeggiamenti civili, con l’organizzazione dei concerti in piazza. Purtroppo il terremoto del 1980 distrusse la Chiesa, quindi al comitato festa sembrò opportuno dedicare il tempo e le risorse alla sua ricostruzione. La festa fu ridotta ad un solo giorno, com’era inizialmente, con le Messe, celebrate in un prefabbricato, e la processione dei Santi Patroni il primo sabato di agosto. Finalmente nel 1989 Torelli vide il suo sogno realizzato: aveva di nuovo una Chiesa, il simbolo della comunità, e così anche i festeggiamenti per i Santi Patroni furono ripresi in grande stile con l'oganizazione di serate musicali e l'immacabile gara pirotecnica. Nei festeggiamenti furono inseriti, per la prima volta, tornei di carte, giochi e gare podistiche. Ancora oggi il comitato festa cura nei minimi particolari ogni aspetto dell'organizzazione dei festeggiamenti civili e religiosi.
Elenco dei componenti del Comitato | ||
Nome | Cognome | Carica |