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Parrocchia San Nicola di BariTorelli di MercoglianoDiocesi di Avellino

Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano Diocesi di Avellino
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Parrocchia San Nicola di Bari
Torelli di Mercogliano
Diocesi di Avellino
Parrocchia San Nicola di Bari
Torelli di Mercogliano
Diocesi di Avellino
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Carissimi amici benvenuti, il sito vuole essere un’occasione di conoscenza della vita e delle attività della nostra Parrocchia che è situata a Torelli, una frazione del Comune di Mercogliano situato in Provincia di Avellino. Vorremmo anche essere nel nostro piccolo, una finestra aperta sul mondo e contribuire a far conoscere qualcosa del nostro paese che come tutte le realtà della nostra Campania vive certo situazioni difficili, ma è anche ricca di umanità e notevoli potenzialità. Speriamo di poter con questo mezzo contribuire alla reciproca conoscenza ed alla diffusione del Vangelo che è la nostra prima speranza.
Il Parroco
Don Modestino Limone
ALLESTIMENTO DELL'ALTARE PER LA QUARESIMA
Questo il cartellone che abbiamo messo davanti all’altare. Per ogni domenica riporta la FRASE - CHIAVE e la PAROLA-CHIAVE lo STRUMENTO della CONVERSIONE:
1^ settimana: DISCERNERE;
2^ settimana: ORIENTARSI;
3^ settimana: DISSETARSI:
4^ settimana: VEDERE;
5^ settimana : RINASCERE.
SEGNI:
1^ settimana : pietre (simboli del deserto in cui si sente la voce di Dio) e UNA CATENA SPEZZATA, simbolo della liberazione da ogni forma di tentazione);
2^ settimana: una BUSSOLA (simbolo del giusto orientamento che prendiamo con le nostre scelte quando sappiamo riconoscere la presenza di Dio tra noi) e la Parola di Dio presente nella BIBBIA;
3^ settimana: tre ANFORE (simboli dell’acqua = Parola di Dio che disseta e rinnova);
4^ settimana: del FANGO, degli OCCHIALI, un BASTONE (il fango è l’elemento che Gesù mette sugli occhi del cieco. per ridargli la vista, OCCHIALI e BASTONE sono segni della nostre cecità);
5^ settimana: delle BENDE (simboli della morte del corpo da cui la PAROLA ci libera).
Prima della messa, I BAMBINI depongono dinanziall’altare la candela e la preghiera scritta su pergamena e alla fine della lettura, viene messa nell’apposita cassetta ai piedidell’altare
1^ settimana: “Ecco un’altra Quaresima, Signore, puntuale ogni anno,come la primavera.
La Chiesa ci invita ad intraprendere un cammino di conversione per celebrare in verità la tua Pasqua di morte e risurrezione e rinascere a vita nuova. Sono le tue parole a guidarci per questo percorso quaresimale in cui ognuno è chiamato a fare i conti con se stesso ma anche a scoprire la smisurata grandezza del Tuo amore per noi.
1 DOMENICA DI QUARESIMA, 1^ TAPPA
Iniziamo il nostro cammino dal deserto. Ti chiediamo, Signore, il DISCERNIMENTO. C’è silenzio, soprattutto nel nostro cuore. Solo cosi, forse, potremo ascoltare la Tua voce e riuscire a rompere le CATENE del male, per scegliere la via del bene, le CATENE dell'egoismo, per scegliere la via della generosità, le CATENE del potere per scegliere la via dello spirito fraterno. Solo così potremo iniziare un vero cammino di conversione quaresimale. Amen
2^ DOMENICA DI QUARESIMA, 2^ TAPPA
Nell’intraprendere il nostro cammino di conversione Ti chiediamo, Signore, di ORIENTARCI NELLA GIUSTA DIREZIONE per poter dirigere la BUSSOLA del nostro cuore all’ASCOLTO della Tua Parola, per riconoscere il Tuo sguardo d’amore e di misericordia, per sentirTi sempre al nostro fianco, per lasciarci trasformare e guarire dalla luce che proviene dal tuo Spirito. Amen
3^ DOMENICA DI QUARESIMA, 3^ TAPPA
Il cammino che porta a te, Signore, è arduo e faticoso. Abbiamo sete. Noi ti chiediamo dell’acqua con cui DISSETARCI. Vediamo un pozzo e, vicino, ci sei Tu. Ci offri dell’ acqua speciale, un’acqua che arriva fino al pozzo del nostro cuore, lo spalanca, lo riempie d'amore, dona senso alla vita e risponde alla nostra sete di felicità. Amen
4^ DOMENICA DI QUARESIMA, 4^ TAPPA
Nel nostro cammino verso di te, Signore, incontriamo anche il buio della notte. Ti chiediamo, Signore, di ILLUMINARCI. Proviamo smarrimento, angoscia, paura. Viviamo nel buio dei pregiudizi contro gli altri che giudichiamo senza misericordia e condanniamo senza appello. Viviamo per fare l’utile personale, valutiamo uomini e cose in base al criterio del prestigio o della ricchezza. Ma ora qui, sentiamo la Tua voce, avvertiamo la Tua presenza che ci apre gli occhi e ci fa guardare gli altri con sguardo nuovo. Crediamo in Te, Signore perché vedere non è credere ma credere è vedere. Amen
5^ DOMENICA DI QUARESIMA, 5^ TAPPA
Siamo quasi alla fine del nostro viaggio, pronti ad incontrarTi e celebrare con Te la tua Pasqua di morte e risurrezione. Ti chiediamo, Signore, di poter portare a compimento la nostra conversione facendo RINASCERE anche il nostro cuore con la forza della tua grazia, solo così riusciremo a sollevare la pietra tombale dei nostri peccati, quella che ci separa da Te. Solo così saremo disposti a praticare una nuova solidarietà, capace di cambiare questa terra in una casa di fratelli. Amen
INFORMAZIONI
BOX FOTO
Notiziario e avvisi
AGENDA PARROCCHIALE DELLA SETTIMANA
17 marzo (venerdì)
Chiesa
  • ore 16:30 -Rosario
  • ore 17:00 -Via Crucis animata dai bambini della Prima Comunione
  • ore 17:30 -Santa Messa
  • ore 18:00 -4° incontro dal sussidio "FATTI DI VOCE": tra più voci
18 marzo (sabato)
locali casa canonica
  • dalle ore 15:15 alle ore 16:15 -catechesi per i bimbi del primo anno di Prima Comunione
  • dalle ore 16:30 alle ore 17:30 -catechesi per i bambini del secondo anno di Prima Comunione
chiesa
  • ore 17:00 -Rosario
  • ore 17:30 -Santa Messa prefestiva

19 marzo (domenica)
  • ore   9:00 -Santa Messa
  • ore 11:00 -Santa Messa
BOX AZIONE CATTOLICA
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19 MARZO 2023 -IV DOMENICA DI QUARESIMA- ANNO A
Quando nasce un bambino, con felice espressione si dice che «è venuto alla luce». Solo questo passaggio permette la continuità della vita. Quando un uomo muore si dice che «si è spento». E’ significativo che il linguaggio comune identifichi la vita con la luce e la morte con la tenebra. Luce e tenebre esprimono simbolicamente la condizione umana nelle sue contraddizioni: non solo vita-morte, ma anche verità-menzogna, giustizia-ingiustizia. Luce e tenebre sono poste di fronte nel brano evangelico. Un uomo colpito da irrimediabile cecità, ai margini della considerazione sociale e religiosa: è la personificazione simbolica della condizione di peccato in cui si trova l’uomo non ancora «illuminato» da Cristo. Solo l’incontro con Cristo — Luce del mondo, Luce «che illumina ogni uomo» (Gv 1,9) — toglie il velo dagli occhi, riabilita l’uomo, lo restituisce alla sua piena dignità, gli permette di cogliere lo splendore delle cose e il sapore nuovo della vita. Il racconto evangelico del «cieco nato» è stato sempre interpretato in prospettiva battesimale. Il battesimo è la nostra piscina di Siloe, il passaggio dalle tenebre alla luce, il momento dell’illuminazione. Fin dai tempi apostolici il battezzato era chiamato «illuminato» (cf Eb 6,4; 10,32), appellativo che esprimeva la sua nuova condizione. Aderire a Cristo-Luce è acquisire la capacità di vedere la realtà di Dio, il mistero dell’uomo e della storia con occhi nuovi; è acquisire una mentalità di fede, assumendo come criterio di valutazione e di scelta la logica del vangelo
Devozione del mese di marzo
Marzo è consacrato alla devozione a San Giuseppe, che viene festeggiato il 19 marzo. San Giuseppe è l’esempio di padre buono e amorevole per eccellenza, di marito fedele e premuroso, ma anche di umile servitore della volontà divina, in quanto accettò il suo ruolo di marito di Maria e padre putativo di Gesù senza mettere in discussione il disegno di Dio.In questo mese la Chiesa ci invita a guardare a questo modello di padre amorevole, sposo fedele e casto, lavoratore instancabile, pronto a fare la volontà di Dio. La Chiesa gli presta un culto di “protodulia” (prima venerazione). Ci sono molte preghiere dedicate a San Giuseppe. Santa Teresa d’Avila diceva che ogni volta che chiedeva qualcosa a San Giuseppe in una delle sue feste (19 marzo o 1° maggio) non rimaneva mai senza risposta. Tutti i suoi Carmeli rinnovati portavano il nome di San Giuseppe. È anche protagonista di molte pratiche devozionali, come la “pratica dei Sette dolori e allegrezze di san Giuseppe”, oltre che di molte Litanie, come il Cingolo o Cordone di San Giuseppe, la Coroncina di San Giuseppe, lo Scapolare di San Giuseppe, il Sacro Manto, la Novena perpetua, la Corona Perpetua, la Corte Perpetua. A lui ci si rivolge per domandare grazie e intercessioni.
Periodo dell'anno liturgico
QUARESIMA
Nella mentalità comune la Quaresima è considerata il classico tempo penitenziale, ma questa caratteristica non è primaria, né tanto meno esclusiva. La Quaresima dipende essenzialmente dalla Pasqua che per la sua massima importanza ha suggerito un periodo di preparazione attestatosi, nel corso del tempo, sul numero di quaranta giorni. È un numero simbolico molto significativo, ispirato ai quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto (e in tempi più lontani da Mosè sul monte Sinai) prima di iniziare il suo ministero pubblico. Proprio in ossequio al digiuno effettivo di quaranta giorno (di domenica non si digiunava) la Quaresima fu anticipata nel rito romano al Mercoledì detto poi delle Ceneri. Il giorno conclusivo è il Mercoledì Santo...
Il vangelo dell'anno liturgico -ciclo A-
IL VANGELO SECONDO MATTEO
Il Vangelo secondo Matteo è il primo dei vangeli canonici, è composto da 28 capitoli ed è attribuito al pubblicano Matteo. Dopo la presentazione dell'origine e del destino di Gesù, si ha la proclamazione del Regno dei cieli in parole e in opere e quindi la rivelazione di Gesù, il messia rifiutato da Israele e glorificato da Dio. Matteo raggruppa l'insegnamento orale in cinque grandi discorsi: quello notissimo della montagna, il discorso missionario, delle parabole, sulla chiesa, sulla venuta finale. Anche i miracoli sono raggruppati in due capitoli (8 - 9). Tutti i discepoli sono chiamati al massimo impegno, dediti alla missione in attesa vigile ed operosa drella venuta del Figlio dell'uomo. Il Vangelo di Matteo si presenta come un'opera scritta in ambiente giudaico ed è rivolto ad un pubblico giudaico. Il vangelo si conclude con la resurreziione del Cristo e l'apparizione alle donne e ai discepoli, ad essi è affidato il mandato di evangelizzare tuutte le genti battezzandole nel nome della Santissima Trinità.
L'angolo del libro
Questo angolo vuol essere per i nostri lettori una semplice guida per la scelta di un libro storico e/o religioso da leggere, per il mese di marzo ci permettiamo di suggerire la lettura del seguente del seguento testo:




di Rudolf Erich il meraviglioso con il comico Raspe

Il batrone di Munchhausen è un uomo dotato di grande originalità, ha viaggiato più di Gulliver e visto cose e fatto incontri strani e favolosi. Le sue storie mescolano l'esagerato con il fantastico, il meraviglioso con il comico, sono fascinose e divertenti, raccontate in maniera personale per ridestare il buon senso negli ascoltatori. Il gioco delle invenzioni crea nell'ascoltatore il desiderio di sentirne sempre di più. Lettura scorrevole e godibile.
Clicca sul titolo per visualizzare la copertina
Pillole di Letteratura Italiana
FRANCESCO DE SANCTIS
Francesco De Sanctis nacque a Morra Irpina (prov. di Avellino) nel 1817,. compì i suoi studi a Napoli e nel 1833 entrò nella scuola di Basilio Puoti. Successivamente alla maggiore età fu chiamato come docente presso il collegio militare della Nunziatella. Partecipò ai moti rivoluzionari del 1848 ove immolò la sua giovane vita il suo alunno migliore, il venosino Luigi Lan Vista. Dopo aver scontato alcuni anni di esilio nel 1860 Garibaldi lo nominò governatore di Avellino. Nel 1861 Cavour lo nominò ministro della pubblica istruzione. Dal 1871 si dedicò alla docenza universitaria presso l'Università di Napoli. Scrisse Saggi critici su Petrarca, Manzoni e Leopardi., ma l'opera più importante fu la Storia della letteratura italiana (1870). Morì nel 1883. L'estetica desanctisiana più matura poggia su questi principi: nell'opera d'arte forma e contenuto si identificano; l'arte è la forma; lo stile è la cosa; la morale è il presupposto e non il fine dell'arte; l'arte è frutto della fantasia creatrice propria dell'artista e non dell'immaginazione che è di tutti.
Personaggi Eroici
RAFFAELE PERROTTELLI
Nato a San Michele di Serino (AV) nel 1889, ultimo di sei fratelli, compì gli studi presso il Liceo-Ginnasio di Avellino e presso l'Università di Napoli conseguì la laurea in giurisprudenza. Dopo il 24 maggio 1915 venne arruolato presso il 64^ reggimento della brigata Cagliari. Il 3 giugno venne inviato presso la trincea di Polazzo sul basso Isonzo. Durante la seconda battaglia dell'Isonzo partecipò a svariati fatti d'arme come volontario. Ferito più volte non volle abbandonare il fronte, ma la terza ferita fu letale, era il 15 luglio 1915. Il 1 giugno 1916 gli venne conferita la medaglia d'oro al valor militare.
Edifici illustri
LA REGGIA DI CAPODIMONTE
La rreggia di Capodimonte è un palazzo reale con annesso parco, ubicato a Napoli nella località di Capodimonte. Fu la residenza storica dei Borboni, dei Bonaparte, di Murat e dei Savoia. La sua costruzione iniziò nel 1738 e terminò neòl 1758. E' esposta una vasta selezione di porcellane di manifattura napoletana ed europea. La visita dura un'ora ed è di grande interesse.
Cammino Sinodale
Lo stile sinodale, come ogni altro stile, non è costituito da procedure codificate da applicare nei vari contesti comunitari o ambientali. È un insieme di cultura, di spirito, di teologico; è una disposizione comportamentale che tende a vivere e operare nello spirito del Vangelo. La fraternità battesimale, la comunione eucaristica, la collaborazione caritativa, la corresponsabilità leale e saggia ne sono i robusti capisaldi. Non esiste una formula infallibile della sinodalità, ciò che serve è il senso della Chiesa.  Le forme principali di stile sinodale per tutti sono tre: l'accoglienza, la convivialità, il dialogo. La diocesi, la parrocchia, la curia sono chiamate a praticare apertura piena della mente e del cuore.  Esse ricordano a ogni cristiano il gesto di accoglienza avvenuto all'inizio della loro vita, il gesto di accoglienza della Chiesa. Quel gesto caratterizza la loro esperienza di discepoli di Cristo e membri della Chiesa. Il cristianesimo è una religione conviviale: si pensa, si decide e si progetta tutti insieme. Il dialogo fra i cristiani deve essere rispettoso e costruttivo evitando che una opinione prevalga sulle altre. Si dovrà sempre trovare il modo di legare le varie opinioni alla luce dell'unico giudizio sul mondo che Dio ha pronunciato nella vicenda del Crocifisso.
      
Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
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