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Parrocchia San Nicola di BariTorelli di MercoglianoDiocesi di Avellino

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Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano Diocesi di Avellino
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Parrocchia San Nicola di Bari
Torelli di Mercogliano
Diocesi di Avellino
Parrocchia San Nicola di Bari
Torelli di Mercogliano
Diocesi di Avellino
Carissimi amici benvenuti, il sito vuole essere un’occasione di conoscenza della vita e delle attività della nostra Parrocchia che è situata a Torelli, una frazione del Comune di Mercogliano situato in Provincia di Avellino. Vorremmo anche essere nel nostro piccolo, una finestra aperta sul mondo e contribuire a far conoscere qualcosa del nostro paese che come tutte le realtà della nostra Campania vive certo situazioni difficili, ma è anche ricca di umanità e notevoli potenzialità. Speriamo di poter con questo mezzo contribuire alla reciproca conoscenza ed alla diffusione del Vangelo che è la nostra prima speranza.
Il Parroco
Don Modestino Limone
INFORMAZIONI
BOX FOTO
Notiziario e avvisi
AGENDA PARROCCHIALE DELLA SETTIMANA
PROGRAMMA SETTIMANA SANTA

Sabato Santo 19 APRILE
ore 21:00 -Veglia Pasquale

Domenica di Pasqua 20 APRILE
ore 9:00/11:00 -Sante Messe

Lunedì dell’angelo 21 aprile
ore 9:00 -Santa Messa
BOX AZIONE CATTOLICA
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19 APRILE 2025 -VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA- TRIDUO PASQUALE
Per antichissima tradizione questa è «la notte di veglia in onore dei Signore», giustamente definita «la veglia madre di tutte le veglie» (s. Agostino). In questa notte il Signore «è passato» per salvare e liberare il suo popolo oppresso dalla schiavitù; in questa notte Cristo «è passato» alla vita vincendo la grande nemica dell’uomo, la morte; questa notte è celebrazione-memoriale del nostro «passaggio» in Dio attraverso il battesimo, la confermazione e l’eucaristia. Vegliare è un atteggiamento permanente della Chiesa che, pur consapevole della presenza viva dei suo Signore, ne attende la venuta definitiva, quando la Pasqua si compirà nelle nozze eterne con lo Sposo e nel convito della vita. La liturgia non è coreografia, né vuoto ricordo, ma presenza viva, nei segni, dell’evento cardine della salvezza: la morte-risurrezione del Signore. Si può dire che per la Chiesa che celebra è sempre Pasqua, ma la ricorrenza annuale ha un’intensità ineguagliabile perché, in ragione della solennità, «ci rappresenta quasi visivamente il ricordo dell’evento» (s. Agostino). La successione dei simboli di cui è intessuta la Veglia esprime bene il senso della risurrezione di Cristo per la vita dell’uomo e del mondo.
Devozione del mese di aprile
Le devozioni di aprile si rivolgono all'Eucarestia, , al Divino Spirito Santo e alla Divina Misericordia. L’Eucarestia simboleggia il sacrificio di Gesù, che si rinnova a ogni messa, e del Suo essere disceso su coloro che amava per proteggerli e guidarli dopo la Sua morte. L’Eucarestia racchiude in sé tutto l’amore di Gesù, in tutte le sue forme: crocifisso, unitivo, adorante, contemplativo, orante, inebriante. Riservare tempo e attenzione a queste devozioni porta al conseguimento di molte grazie e a un senso di vicinanza all’amore di Dio impagabile. Gesù dettò a Santa Faustina Kowalska la Coroncina alla Divina Misericordia nel 1935, promettendo che chi avrebbe recitato questa preghiera avrebbe avuto la certezza di morire in pace e nella grazia, e di far morire serenamente coloro i quali l’avrebbero ascoltata dalle loro labbra in punto di morte. Questa devozione garantisce il perdono anche ai peccatori più incalliti e recidivi, mostrando l’immensità della misericordia di Gesù.
Periodo dell'anno liturgico
SETTIMANA SANTA
Nella Settimana Santa si celebrano i misteri di salvezza compiuti da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico nella città di Gerusalemme. La settimana ha inizio con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, che unisce insieme il trionfo di Cristo – acclamato come Messia dagli abitanti di Gerusalemme e oggi nel rito della processione delle palme dai cristiani – e l’annunzio della passione con la proclamazione del racconto evangelico nella Messa.
Il vangelo dell'anno liturgico -ciclo C-
IL VANGELO SECONDO LUCA
Il Vangelo secondo Luca è uno dei tre Vangeli sinottici. Infatti, se lo si osserva parallelamente con quello di Marco e quello di Matteo, si notano molte somiglianze nella narrazione e anche singoli brani ricorrenti, che si differenziano solo per piccoli dettagli. L’autore del Vangelo secondo Luca, è Luca Evangelista. Si tratta probabilmente di un cristiano non ebreo vissuto intorno all’80 d.C.  Si dice di lui che fosse un medico originario di Antiochia di Siria e che fosse probabilmente discepolo e amico di Paolo di Tarso. Egli non apparteneva al primo gruppo dei discepoli del Signore e non sono note con chiarezza le modalità della sua adesione al cristianesimo; secondo il Canone muratoriano infatti non fece mai la conoscenza diretta di Gesù, tuttavia dall’incipit del suo Vangelo è facile dedurre che sia entrato in contatto con il cristianesimo nella sua città natale dopo l’avvento di Paolo. Luca non si sposò mai e non ebbe figli, alla veneranda età di ottantaquattro anni morì in Beozia; venne sepolto a Tebe e in seguito trasportato a Padova nell’abbazia benedettina di Santa Giustina, dove le sue spoglie si trovano ancora oggi. Il suo cranio invece venne deposto nel 1354 nella cattedrale di San Vito a Praga dall’imperatore Carlo IV con il probabile intento di diffonderne il culto. Luca viene spesso rappresentato, nell’iconografia tradizionale, come un bue alato questo perché il suo vangelo ha inizio con la visione di Zaccaria nel tempio, luogo dove avvengono sacrifici animali. La scansione narrativa del terzo Vangelo ricalca  quella già proposta nei vangeli di Marco e di Matteo. Il Vangelo secondo Luca è suddiviso in ventiquattro capitoli. Inizia con la nascita di Giovanni Battista e con quella di Gesù, entrambe descritte come prodigiose, poi si concentra sulla vita del Cristo, sulla sua predicazione, fino alla alla morte e resurrezione. Possiamo intravedere uno schema nella struttura del testo che divide il l’intero vangelo in cinque grandi blocchi:
  1. Il prologo (Lc 1,1-4) dove Luca spiega perché e per chi ha scritto il Vangelo, mostrando così l’importanza dell’annuncio apostolico per l’approfondimento della nostra fede.
  2. Dal tempio di Gerusalemme all’inizio della vita pubblica (Lc 1,5-4,13) dove Luca mostra in parallelo l’Annunciazione alla Vergine Maria e ad Elisabetta, le nascite di Giovanni Battista e di Gesù e la sua infanzia.
  3. La parte della Galilea (Lc 4,14-9,50) che è una catechesi dell’ascolto, con gli insegnamenti di Gesù per prepararsi al cammino verso Gerusalemme.
  4. La parte del cammino verso Gerusalemme (Lc 9,51-19,28) che è una catechesi durante il grande viaggio.
  5. Conclusione: Passione, morte, resurrezione e ascensione di Gesù, e la risalita dei discepoli verso il tempio di Gerusalemme (Lc 19,29-24,53).
L’autore si pone nei confronti della vita di Gesù come uno storico e come un narratore. Lo stile del testo è quello tipico della storiografia dell’epoca, sobrio, scorrevole, e, nello stesso tempo, più elaborato rispetto a Marco e Matte, probabilmente frutto dei suoi studi in medicina. Il Vangelo secondo Luca si rivolge ad ascoltatori non ebrei. Anzi, prende in un certo senso le distanze all’ebraismo, limitando le citazioni e i riferimenti all’Antico Testamento al minimo. Questo allontanamento emerge anche dal fatto che l’autore scrive che la condanna di Gesù fu voluta dagli ebrei, e non da Ponzio Pilato.
L'angolo del libro
Questo angolo vuol essere per i nostri lettori una semplice guida per la scelta di un libro storico e/o religioso da leggere, per periodo aprile/maggio ci permettiamo di suggerire la lettura del seguente del seguente testo:



di Brunetto Salvarani
La crisi delle chiese cristiane è un problema solo interno alle comunità religiose? Le chiese cristiane sono in crisi soprattutto nei paesi europei. Sociologi e teologi dichiarano apertamente di una fuoriuscita del cristianesimo dalla cultura occidentale. Cosa resterà della chiesa in crisi di oggi? Il testo di Salvarani analizza varie situazioni: dal praticante permanente al praticante nomade, il rapporto con il pluralismo religioso ed una nuova visione di Gesù. Insomma la visione cristiana va ripensata, se non si vuole rischiare la scomparsa totale.
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Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
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