Sito Ufficiale Parrocchia San Nicola Torelli di Mercogliano

Parrocchia San Nicola di BariTorelli di MercoglianoDiocesi di Avellino

Vai ai contenuti
Carissimi amici benvenuti, il sito vuole essere un’occasione di conoscenza della vita e delle attività della nostra Parrocchia che è situata a Torelli, una frazione del Comune di Mercogliano situato in Provincia di Avellino. Vorremmo anche essere nel nostro piccolo, una finestra aperta sul mondo e contribuire a far conoscere qualcosa del nostro paese che come tutte le realtà della nostra Campania vive certo situazioni difficili, ma è anche ricca di umanità e notevoli potenzialità. Speriamo di poter con questo mezzo contribuire alla reciproca conoscenza ed alla diffusione del Vangelo che è la nostra prima speranza.
 
Il Parroco
Don Modestino Limone
Per informarvi sul centenario della parrocchia e sulle attività che si svolgeranno vai nel menù sopra alla sezione "centenario"
A Torelli sono le ore
Al natale mancano
Box informazioni
box foto
Box Azione Cattolica
Notiziario e avvisi
Sabato 30 novembre con l'inizio del nuovo anno pastorale comincermo anche i festeggiamenti del centenario della nostra parrocchia, nell'occasione al termine della Messa alle ore 18:30 ci sarà un concerto vocale e strumentale con la corale polifonica "Tota Pulchra", la comunità tutta è invita per iniziare al meglio i festeggiamenti del centenario.
seguici su
01 DICEMBRE 2019 -1^ DOMENICA DI AVVENTO- ANNO A
Dio viene: nella nostra esistenza quotidiana s’inserisce un avvenimento sconvolgente, che butta all’aria tutte le nostre sicurezze, i nostri progetti. All’improvviso egli cammina accanto a noi, e fa parte della nostra storia: lo riconosce presente chi tiene gli occhi aperti, chi aspetta e prepara un mondo nuovo. L’annuncio profetico (prima lettura) parte da una realtà piuttosto deludente: un piccolo popolo senza importanza per nessuno sarà il centro religioso e spirituale di tutti i popoli finalmente in pace. Soltanto la grazia di Dio e la conversione ci possono liberare dalle tenebre e introdurci nella «luce» della salvezza. Per questo Paolo parla di «risveglio»: il tempo della notte è finito; non ci si comporta durante il giorno come se si dormisse ancora! (seconda lettura). La situazione descritta dal vangelo come insipienza e imprevidenza: mangiare e bere, divertirsi, dormire, litigare, soddisfare tutti i desideri della carne..., si ripete nelle nostre comunità e in ciascuno di noi, e ci qualifica di fronte «al... Cristo che viene» La caduta di Gerusalemme sorprenderà gli Ebrei così come il ladro della parabola ha sorpreso il proprietario. Ma solo per i negligenti, come erano gli uomini contemporanei di Noè (vangelo), la venuta di Gesù apparirà come l’irrompere di un ladro; per coloro che staranno «vigilanti» nell’attesa dei primi segni del Regno, Cristo verrà invece come un amico (Ap 3,20-21).
Box video
Clicca sull'immagine per vedere i video dell'anno 2019
Almanacco della chiesa
DEVOZIONE DEL MESE DI NOVEMBRE
Il mese di Novembre è dedicato alle anime del Purgatorio. Il giorno della commemorazione dei defunti (2 novembre) è dedicato alle preghiere per i fedeli defunti, le cui anime non possono ottenere la propria purificazione da sole; dipendono infatti dalle nostre preghiere, dalle Messe, dalle penitenze ecc... Nel mese di Novembre ricordiamo inoltre importanti figure come il servo di Dio Giorgio La Pira (5 novembre), san Giuseppe Moscati (16 novembre), il beato Giacomo Alberione (26 novembre) e san Giacomo della Marca (28 novembre). Il 27 si festeggia la Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa, che apparve nel 1830 a Parigi, in Rue de Bac, a santa Caterina Labouré e le mostrò la Medaglia che voleva che si coniasse e che tante grazie ha portato da quel momento a chi la indossa con fede. Con l'ultima domenica di novembre intitolata a Cristo Re dell'Universo si chiude l'anno liturgico appena trascorso. Ci si avvia, con la prima domenica di Avvento, all'anno liturgico successivo che quest'anno è  A e cioè il Vangelo di Matteo.
PERIODO LITURGICO DELL'ANNO
tempo ordinario

Dal lunedi dopo la Pentecoste si riprende il tempo ordinario, interrotto con il Mercoledi delle Ceneri e fino all'ultima domenica di Novembre, Festa di Cristo Re. Però le prime due domeniche sono occupate rispettivamente dalla festa della Santissima Trinità e dalla solennità del Corpo e Sangue del  Signore.. Oltre al proprio del tempo abbiamo delle solennità e delle feste del Signore e della Beata Vergine Maria che si celebrano in altri tempi, o in data variabile o in data fissa. Durante l'anno sono distribuite feste e memorie dei santi. Il tempo ordinario è scandito dalle domeniche cui partecipa la comunità cristiana e in queste domeniche santificate dalla preghiera delle Ore, si fa memoria della Pasqua del Signore. Variano le letture, le preghiere e i canti ma la celebrazione eucaristica è sostanzialmente la stessa. La preghiera eucaristica è il cuore della celebrazione, si ringrazia Dio per tutto quello che ha realizzato in Cristo. Si invoca lo Spirito Santo perchè trasformi il pane e il vino nel corpo e nel isangue di Cristo e si prega per la Chiesa intera. Completano queste parti essenziali i riti di ingresso, l'offertorio e la comunione che ci consente di prendere parte sacramentalmente della Pasqua di Cristo.
il VANGELO Dell'anno liturgico
Nel 2019 l'anno liturgico seguirà il Vangelo di  Luca, mentre il Vangelo di Giovanni verrà proposto durante il tempo della Passione del Signore. Il Vangelo di Luca verrà letto in modo continuativo ed è impressionante l'impatto dell'opera lucana sia nella celebrazione della storia della salvezza e sia sulla spiritualità di tutta la Chiesa. Nato ad Antiochia da famiglia pagana, Luca esercitava la professione di medico; conobbe Paolo di Tarso e ne divenne il discepolo. Il Vangelo di Luca è suddiviso in 24 capitoli narrando la nascita, la vita e la passione di Gesù.  Nel Vangelo di Luca, la figura di Gesù è ricca e articolata con una predilezione per i poveri, la misericordia e il perdono volgendo lo sguardo anche verso i peccatori, gli emarginati e i pagani. Lo Spirito di Gesù irradia gioia e pace fra i suoi seguaci. Luca riporta l'ammirazione delle folle. Questo Spirito di gioia diffuso è l'adempimento della promessa di Gesù e cioè che i suoi seguaci saranno felici e fortunati.
Per approfondimenti vai alla pagina "Liturgia dell'anno" del nostro sito web
L'angolo del libro

Questo angolo vuol essere per i nostri lettori una semplice guida per la scelta di un libro storico e/o religioso da leggere, per i prossimi quindici giorni ci permettiamo suggerire la lettura del seguente libro:
Questo libro non ha lo scopo di stabilire la verità dell'uomo crocifisso sul Golgota, ma di analizzare tutto ciò che è stato costruito intorno a quella figura. L'autore non ha come fine la demolizione della fede, ma di spezzare ciò che la lega ad una holding. Lettura scorrevole e godibile con contenuti adeguati.
Clicca sul titolo per visualizzare la copertina
MOMENTI DI RIFLESSIONE...
ARTIGIANI O INDUSTRIALI?
Sull'Avvenire del 3 novembre 2019 è apparso un interessante articolo a firma del nostro amato vescovo Mons. Arturo Aiello intitolato: Artigiani o  Industriali? Ne offriamo una sintesi.  L'articolo, steso in ottimo stile, induce il lettore a riflettere serenamente sulla condizione della chiesa locale. L'autore adotta il metodo della lettera di comunione, imitando un metodo in uso nelle Chiese antiche, le quali si scambiavano le proprie esperienze per incoraggiarsi e pertanto si rivolge all'arcivescovo metropolita di Benevento e agli altri vescovi della Metropolia e all'Abate di Montevergine. Il vescovo Aiello informa i destinatari sopra menzionati che la Chiesa di Avellino fa fatica ad uscire dal letargo del "si è sempre fatto così". Si è portati a dare più importanza al fare che rischia di svuotare l'essere. Pochi presbiteri e operatori pastorali si dedicano all'artigianato, molti all'industria dove è già tutto pronto. Gli artigiani perdono tempo in relazioni pastorali e cercano di instaurare rapporti di conoscenza e amicizia con tutti i parrocchiani. Gli industriali invece seguono i gruppi dei loro fedeli dai loro studi tecnologici e superaccessoriati.    Le invocazioni e le indicazioni di Papa Francesco sono lontane dall'essere ascoltate, anche se tuttavia non mancano preti, diaconi e religiosi che si spendono senza risparmiare energie per andare incontro al mondo in nome di Dio. L'autore lamenta la non comunicabilità dei gruppi, delle parrochie e foranie, tra un ufficio e un altro, una sorta di politica del campanile, croce di ogni giorno. Il presule si augura che possa iniziare una nuova stagione che abbia nella celebrazione Eucaristica il suo fulcro e rivolge una accorata preghiera alla Madonna di Montevergine, a cui rivolgere lo sguardo quando il Maligno tenta di disperdere il gruppo dei fedeli.  Il vescovo Aiello conclude il suo scritto augurandosi che i fratelli vescovi rispondano al suo appello e alla sua sottintesa richiesta di incoraggiamento ad andare avanti attirati dal Vittorioso sconfitto che ci invita a camminare nella notte.
PILLOLE DI STORIA
LA BATTAGLIA DI LEPANTO (7 OTTOBRE 1571)
Nelle acque di Lepanto, di fronte al Peloponneso, non distante da Corfù si combattè, 448 anni addietro, una delle più grandi battaglie della Storia: la battaglia di Lepanto. La Chiesa Cattolica avviava un poderoso sforzo di rinnovamento dopo il Concilio di Trento; le contrapposizioni politiche tra gli Stati cristiani si erano acuite e l'espansione turca si era fatta eccessiva e minacciosa. Il papa Pio V, salito al Pontificato nel 1566, fedele allo spiritto di crociata e consapevole della minaccia turca, si adoperò per appianare i contrasti tra le potenze cristiane mediterranee e il 20 maggio 1571 costituì la Sacra Lega. La flotta cristiana si concentrò a Messina ad agosto 1571 sotto il comando del principe Don Giovanni d'Austria, figlio naturale di Carlo V e quindi fratellastro di Filippo II.  La flotta cristiana era composta da 208 galee e quella turca da 230. Lo scontro tra le due flotte fu tremendo, i caduti cristiani furono 9000 e quelli turchi 30000 e 117 navi turche furono catturate come bottino di guerra. L'espansione turco-islamica era stata fermata, i traffici marittimi ripresero con più sicurezza. Papa Pio V, appresa la notizia della vittoria, attraverso una visione della Vergine Maria, ordinò che tutte le campane di Roma e delle altre capitali italiane ed europee suonassero a distesa.
PILLOLE DI LETTERATURA LATINA CRISTIANA
SAN GIROLAMO
Nacque a Stridone nel 347 in Dalmazia da famiglia patrizia e cristiana; da giovane si recò a Roma per approfondire i suoi studi. Amante dell'erudizione si recò nelle Gallie e a Costantinopoli, ad  Antiochia perfezionò il greco e l'ebraico. Papa Damaso  chiese a Girolamo di tradurre in latino la Bibbia e per questo lavoro si stabilì per lungo tempo a Betlemme. L'opera venne intitolata La Vulgata e lo impegnò per 23 anni a partire dal  382. Nel 392 scrisse il De Viris illustribus in cui narra le biografie di 135 autori cristiani con intento apologetico. Compose l'Epistolario, lettere scritte ad amici, estimatori e discepoli.  Nel 393 scrisse Adversus Iovinianum in cui esalta la verginità e l'ascesi. Gli ultimi anni furono rattristati dalla morte di molti amici e dal sacco di Roma compiuto da Alarico nel 410. Girolamo morì a Betlemme nel 420. Pio V nel 1567 lo proclamò Padre e Dottore della Chiesa.
PERSONAGGI ILLUSTRI
PADRE ABATE GIUSEPPE RAMIRO MARCONE
Nato a S.Pietro Infine (CE) NEL 1882, divenne monaco nel 1898 e insegnò filosofia presso l'Ateneo S.Anselmo a Roma. Nel 1915 divenne cappellano militare al fronte di guerra presso i reparti impegnati sul Grappa. Nel 1918 venne nominato dalla Santa Sede Abate ordinario di Montevergine  all'età di 36 anni. Espletò il suo servizio lodevolmemnte per 34 anni durante i quali fondò la congregazione delle suore benedettine di Maria SS di Montevergine dedite all'educazione delle fanciulle orfane dei padri soldati caduti in guerra. Dal 1941 al 1945 condusse una difficile missione diplomatica nella città di Zagabria. Ritornato in patria si dedicò alle cure apostoliche e pastorali insegnando filosofia ai chierici e religione alle classi superiori del Liceo Classico di Avellino. Il 10 luglio 1952 fu colpito da trombosi e rfitornò alla casa del Padre mentre era ricoverato presso l'ospedale civile di Arezzo. Uomo probo, intelligente, colto, modesto fu amato e stimato da tutti per la sua saggezza e bontà.
Parrocchia San Nicola di Bari Torelli di Mercogliano (AV) Diocesi di Avellino C.F. 92105810649
Torna ai contenuti